La geotermia profonda potrebbe rivoluzionare le energie rinnovabili. La startup Quaise Energy, spin-off del MIT, ha sviluppato un sistema basato su onde millimetriche per perforare la crosta terrestre e sfruttare una fonte di energia pulita e illimitata.
Il settore energetico è in una fase cruciale di transizione. Mentre solare ed eolico crescono rapidamente, entrambe le fonti presentano limiti legati all’intermittenza della produzione. La geotermia rappresenta un’alternativa stabile e continua, ma fino a oggi è stata limitata a poche aree geografiche. Quaise Energy intende superare questi ostacoli grazie a un nuovo metodo di perforazione che potrebbe rendere questa tecnologia accessibile su scala globale.
Ma come funziona questa innovazione e quali potrebbero essere le sue applicazioni future?
Come funziona la tecnologia di Quaise Energy?
A differenza delle tecniche di perforazione tradizionali, che utilizzano trivelle meccaniche, Quaise Energy impiega un sistema basato su onde millimetriche ad alta potenza. Questo metodo, noto come gyrotron, sfrutta radiazioni elettromagnetiche per vaporizzare la roccia, permettendo di scavare pozzi fino a 20 chilometri di profondità.
A queste profondità, la temperatura del sottosuolo supera i 400°C, permettendo la generazione di vapore surriscaldato che alimenta turbine per la produzione di energia elettrica. Questo processo elimina molte delle problematiche legate alla perforazione convenzionale, come l’usura degli strumenti e le limitazioni geologiche.
L’obiettivo di Quaise Energy è rendere la geotermia profonda utilizzabile ovunque, superando la dipendenza da specifiche condizioni geologiche. Se questa tecnologia verrà implementata su larga scala, potrebbe fornire energia rinnovabile stabile in qualsiasi parte del mondo, riducendo drasticamente le emissioni di CO₂.
Quali saranno le applicazioni della geotermia profonda?
L’adozione della geotermia profonda potrebbe rivoluzionare il settore energetico. Uno degli obiettivi di Quaise Energyè la conversione delle centrali a carbone esistenti in impianti geotermici. Questa strategia consentirebbe di riutilizzare le infrastrutture già presenti, accelerando la transizione energetica senza costi esorbitanti.
Nel 2024, la startup ha stretto una partnership con Nevada Gold Mines per testare il primo impianto geotermico basato su questa tecnologia. Se il progetto avrà successo, potrebbe aprire la strada a una diffusione su scala industriale.
Un altro vantaggio significativo è l’indipendenza dalle condizioni meteorologiche. A differenza di solare ed eolico, la geotermia profonda fornisce energia costante 24 ore su 24, eliminando la necessità di grandi sistemi di accumulo. Inoltre, grazie all’assenza di combustibili fossili, il processo non produce emissioni inquinanti.
Tuttavia, alcune sfide restano aperte. La tecnologia del gyrotron è ancora in fase di sviluppo, e i costi iniziali di perforazione potrebbero essere elevati. Inoltre, sarà necessario testare la stabilità dei pozzi nel lungo periodo per evitare problemi legati a pressioni geotermiche impreviste.
La geotermia profonda potrebbe rappresentare una svolta per il settore delle energie rinnovabili. Se Quaise Energy riuscirà a dimostrare l’efficacia della sua tecnologia su larga scala, il mondo potrebbe avere accesso a una fonte di energia pulita, illimitata e disponibile ovunque. Riuscirà questa innovazione a cambiare davvero il futuro energetico?
