Per quanto riguarda il bonus nido, arriva finalmente la comunicazione relativa al termine ultimo per presentare la propria domanda. Ecco tutto quello che c’è da sapere a riguardo.
Come è noto, la situazione per il Paese in termini economici è a dir poco allarmante. Da diverso tempo, infatti, gli investimenti sono praticamente fermi, e questo crea una contrazione economica del tutto inevitabile. Si creano meno posti di lavoro e, come se non bastasse, circolando meno denaro, anche i posti di lavoro già esistenti vacillano a lungo termine. Da questo punto di vista, ha un peso notevole anche il discorso relativo al fatto che gli stipendi sono fermi da tanto, troppo tempo. E questo causa conseguenze non di poco conto.
In una situazione del genere affrontare spese come quelle che sono necessarie per un bambino diventa davvero difficile. Soprattutto tenendo conto del fatto che i costi sono in costante ascesa. In tal senso, proprio da questo punto di vista c’è un aiuto importante da mettere in conto. Si tratta del cosiddetto bonus nido, per il quale finalmente si sa qualcosa in più, come si suole dire. E’ stata comunicata, infatti, la data entro la quale presentare la propria domanda nella speranza di assicurarselo.
Si tratta, come è noto, di un contributo che è rivolto alle famiglie. Per beneficiarne, però, non basta avere dei figli a carico, come avviene per esempio con l’Assegno Unico, ma occorre che i figli siano di età pari o inferiore a 3 anni e che abbiano altri due requisiti. O frequentano asilo nido, sia pubblici che privati, oppure fanno i conti con una patologia cronica. Il bonus nido serve a pagare la retta di iscrizione e dipende in termini di importo dall’ISEE di quel nucleo familiare.
Fino a 25.000,99 euro di ISEE, l’importo annuo è di 3.000 euro, che scende a 2.500 euro da 25.001 a 40.000,00 euro ed a 1.500 euro da 40.000 euro a salire. Allo stato attuale delle cose, però, si tratta di pura teoria, dal momento che non è stata ancora comunicata la data a partire dalla quale si potrà presentare la domanda. A quanto pare, però, ci sono dei riferimenti che possono tornarci utile. Nella passata annata, infatti, l’istanza e la procedura sono state aperte nella prima decade di marzo.
Probabile, dunque, come raccontato da TuttoLavoro24, che anche per questo 2025 si segua la stessa tempistica. Al momento, però, non ci sono comunicazioni ufficiali ma indicazioni orientative. Si attendono, in tal senso, degli sviluppi, dal momento che i tempi stringono e si tratta di una boccata d’ossigeno per tante famiglie.
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